E’
tutto sommato positivo il bilancio del 2012 per la nostra squadra del cuore.
Ma
scindiamo la scorsa stagione da quella in corso. Brucia ancora la clamorosa ed
imprevista sconfitta casalinga nella gara di ritorno del primo turno dei
playoff. Dopo aver letteralmente dominato a Corato pur senza riuscire ad andare
oltre lo 0-0, ecco giungere inaspettata la resa davanti al pubblico amico per
2-3, pur avendo a disposizione 2 risultati utili su 3. Tuttavia non possiamo dimenticare
il bel gioco espresso nell’intero girone di ritorno, la squadra ottiene
consensi ovunque e si classifica al quarto posto. La mancanza di un attaccante
di “razza”, alcuni torti arbitrali e poca scaltrezza sottraggono ai ragazzi di
Cinque almeno 5-6 punti in classifica. Poi, come un fulmine a ciel sereno, la
società comunica l’esonero di Cinque. E’ un momento difficile: il presidente
Sdanga, ormai da solo al timone della società,
prima ridimensiona i programmi e poi rassegna momentaneamente le dimissioni.
La “palla” passa al sindaco Riccardi. Nel mezzo il nuovo coinvolgimento di Lino
Troiano, che contribuisce alla ricostruzione societaria. Fondamentale anche il
ruolo di Gaetano Vitulano anche in veste di socio e di altri imprenditori. Il
“giocattolo” è salvo, la guida tecnica viene riaffidata al tanto amato Matteo
D’Arienzo.
Il colpo di mercato è Di Pinto, non a caso l’attuale capocannoniere
del campionato. C’è nuovo entusiasmo, la rosa è abbastanza competitiva. Parte
bene il Donia con 15 punti conseguiti nelle prime 7 giornate, poi un improvviso
black-out da San Severo a Copertino costa la panchina a D’Arienzo. Di nuovo
affiora qualche preoccupazione in seno alla compattezza societaria, motivo per
cui la squadra accusa un oggettivo calo di concentrazione. E qualche mugugno
tra i calciatori dimostra che qualcosa non va. A dire il vero le belle
prestazioni iniziali mascherano alcune lacune tecniche in più ruoli. A grande
sorpresa torna a sedersi sulla panchina Franco Cinque, chiamato a risollevare le
sorti della squadra. Il resto è storia molto recente, dagli ultimi acquisti ma
soprattutto alla ritrovata unione di intenti in società, dopo le dimissioni poi
rientrate di Troiano. Ora c’è tranquillità, i ragazzi hanno bisogno della pausa
natalizia per migliorare la tenuta atletica, assimilare gli schemi del mister e
prepararsi ad un girone di ritorno di alto livello. E’ questo l’augurio che
rivolgiamo al Manfredonia Calcio ed a tutti i suoi tifosi, abbiamo buone
sensazioni per il 2013…il nostro astrologo prevede un biennio ricco di
soddisfazioni, verificheremo!
E così fu, il Donia si piazzò al terzo posto e disputò i playoff. Cerignola, Terlizzi e le doppie sfide con Rende e Campofranco i lasciapassare per la Serie D. Un'altra pagina della storia del Donia veniva scritta, la promozione e gli 80 anni di storia celebrati degnamente con il Gran Galà del Calcio.
Stefano Favale
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