mercoledì 12 ottobre 2016
Donia, tra scossone e precipizio
Analizziamo le due reti subìte dal pericolante Anzio
Il primo gol è un concentrato di errori: all'altezza della bandierina un avversario senza pretese ne salta come birilli un paio senza alcuna opposizione, quindi la palla arriva al centro dell'area tra un groviglio di maglie biancocelesti che osservano inermi la sponda per chi svirgola malamente e serve involontariamente Santarelli liberissimo.
Il secondo gol è un'errata valutazione della traiettoria dell'incerto Tarolli, che avrebbe dovuto smanacciarla sopra la traversa se ben posizionato.
E l'attacco? il peggiore della gestione Vadacca, vi spieghiamo il perchè: arrivano meno palle giocabili agli attaccanti, la lieve flessione di La Porta e la discutibile rinuncia a Bozzi.
Almeno il centrocampo si salva? purtroppo no, è lento e soffre spesso l'inferiorità numerica, mancano ritmo e grinta.
Aspetto tecnico quindi piuttosto preoccupante, quello tattico è latitante così come il bel gioco.
Lo spogliatoio? sembrerebbe ormai essere spaccato, il mister non è più seguito.
Il Bisceglie è l'avversario giusto per risollevarsi oppure precipitare, al campo l'ardua sentenza.
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