martedì 5 gennaio 2016

Bitetto, Bucaro, Cinque e Vadacca: è questione di gusti..


Caliamo il poker degli ultimi 12 anni, tra passato e presente sulla panchina del Donia.


Bitetto ha vissuto il momento epocale, sino ad ora, della pluriottantenne storia del Delfino culminata con il professionismo. La sagacia tattica, l'ottimo rapporto con lo spogliatoio e l'oculata gestione di Barusso e Machado sono alcune delle virtù di un uomo umile e profondo conoscitore di calcio.

Bucaro ha vissuto una sola stagione, il suo Donia giocava da favola, il suo credo zemaniano applicato alla perfezione con un modulo pioneristico (4-3-3 dinamico), che non tutti intesero in realtà. Qualcuno si chiedeva come mai Arigò giocasse a sinistra anzichè a destra...forse non lo ha ancora capito e glielo spieghiamo noi: Arigò e Luppi giocavano a posizioni invertite per due semplicissime ragioni:in questo modo potevano accentrarsi per calciare con il loro piede naturale (segnarono infatti parecchie reti) oppure affidare ai due esterni bassi il compito di andare sul fondo per il cross. Abbiamo visto un gran bel gioco, carattere e tanto coraggio.

Cinque probabilmente non è stato mai davvero amato dalla tifoseria ma ha vinto un campionato (playoff esaltanti), raggiunto i playoff ed una salvezza al 90% due stagioni fa. Coraggioso anche lui, camaleontico nei moduli, lodevole nel mantenere in piedi un gruppo demotivato e depresso (due stagioni fa).

Vadacca, l'ultimo arrivato, ha condotto la squadra ad una salvezza (10%) forte anche di un calendario molto agevole ed un pizzico di fortuna. A metà strada tra zemaniano e trapattoniano di certo sa gestire lo spogliatoio, le difficoltà ed è riservato. Ad un passo quest'estate dal sedere su un'altra panchina a strisce .......... ha sposato nuovamente il progetto Donia. Il bel gioco però latita, il coraggio pure, la formazione puntualmente stravolta non ha facilitato il cammino dei ragazzi. Ma ora la formazione tipo c'è, pertanto ci aspettiamo un percorso netto di crescita sul piano del gioco e magari con un pizzico di coraggio in più. La fortuna? c'è e va benissimo, speriamo che duri.

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