la difesa ermetica dei salentini si contrappone a quella colabrodo dei sipontini, gli attacchi quasi si equivalgono ma fondalmentalmente la differenza sta negli equilibri delle due squadre e nelle loro identità.
La Virtus è squadra "trapattoniana" e speculare, il Donia è squadra "zemaniana" allegra (per gli avversari) e disordinata tatticamente.
Ma attenzione: Calabro, per lui sonora scoppola nel precedente al Miramare alla guida del Gallipoli (0-3), è un grande calcolatore (al contrario di Vadacca) ed è questo il suo segreto.
Osservando i numeri delle prime 9 giornate è evidente che la squadra è assai solida in difesa, equilibrata in mezzo ma Montaldi e Masini dipendente (9 delle 13 marcature hanno la loro firma).
In genere il primo tempo in trasferta è d'attesa, poi ad inizio ripresa il cambio di marcia spesso decisivo...ma se non avviene è 0-0 come con il Serpentara ad esempio (alla portata dei sipontini).
Vadacca faccia tesoro di questi indizi e non forzi il ritmo nel primo tempo e schieri in partenza un bel 4-1-4-1, piuttosto conservi qualche cartuccia nella ripresa e CHISSA' CHE...
Ma se, come invece accade sempre, deciderà di affrontare i più quotati avversari a viso aperto e/o avverrà il solito crollo mentale della ripresa...ecco la frittata sarà servita e sarà CAPPOTTO e forse siluramento.
Per la serie: noi l'abbiamo avvisato, poi..
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